domenica 9 dicembre 2007

FUMO DI OSLO


Come in quel film in cui Alberto Sordi, antiquario nel perugino se ne va a Londra per stare nell' alta borghesia stanco della grettezza provinciale nella quale viveva... ma quello era "Fumo di Londra"...


Ore 13:37......................... Mentre il mio sguardo s'abbandona all'incanto dei paesaggi scandinavi, butto giù due righe per raccontare la mia esperienza, il mio viaggio...
La penna me l'ha prestata il conducente del pullman. la mia è smarrita, persa nell'abisso di di follia e disordine dell'alloggio di Karlstad... Roberto starà dormendo come un bambino mentre io, animato dalla mia solita testardaggine, sono saltato sul primo pullman con destinazione Oslo, Norvegia, la terra di Munch!
Così, mentre sull' i-pod( un regalo!!!) passano come frecce le note di "Aida" di Rino Gaetano io m'abbandono (e 2!!) a scrivere su quest'agenda che prima di me fu di Hemingway e Picasso (non proprio questa!). E in testa ho 1000 pensieri; com'è facile scappare da un posto di 90000 abitanti, com'è difficile scappare da se stessi (neanche se sei Eddie Mercx!)...
E ora penso: "cazzo Luca... ti fai 'sto viaggio a 250000 km di distanza, conosci un sacco di gente, di culture diverse e non riesci ad uscire dal tuo piccolo mondo del cazzo? NO... NO... NO!!!!!!
Libera l'istinto, hai la possibilità di viaggiare, di vedere cosa c'è fuori e la licenza poetica per scriverne... Kerouac non aveva radici in nessun posto... lui doveva andare... il vecchio Jack!
Pensi forse che Ernest Hemingway una volta dentro la Boteguita del Medio, nel bel mezzo dell'Havana, nel cuore di Cuba, si fosse messo a pensare ad altro? NO!!!! Il vecchio hem se ne stava lì a scolarsi il suo buon rum e scoparsi qualche bella cubana senza grilli nella testa, nell' attesa di piantarsi una pallottola di fucile in testa!
Ma torniamo al viaggio... M'è venuta l'ispirazione! Spengo l i-pod (non me ne voglia Rino...)
unico contatto con il mondo reale, tecnologico...
SCRIVO... SCRIVO.... SCRIVO...
Oslo è la città più cara d'Europa dicono... attento al portafogli! Me ne frego... non è che abbia molto da spendere... Spero di essere stato un buon amico per Roberto... sicuro che la mia visita gli ha fatto piacere, un pò meno le mie abitudini...
"Dio solo sa se questa città ha alberi" (omaggio folle ai Verdena!)
Las gente di Karlstad, o meglio che abita Karlstad, gente semplice che si diverte con poco, m'è entrata dentro come un getto d'eroina pura nelle vene! (omaggio folle a Kerouac, "sulla strada")
Mi 'spiace lasciare 'sta gabbia di matti. Ma questo è un altro capitolo, questo è.........
L'appartamento svedese...
Mi sono appena perso un piccolo cimitero svedese dove le anime dei morti riposano in pace sotto 2 metri di neve!
AMEN!
Dicevo... mi dispiacerà lasciare Karlstad, cittadina senza pretese, animata dai party degli studenti stranieri (ma non estranei!) venuti qua in cerca di se stessi ( si saranno trovati?)
Il sor Matteo L., da Roma, pariolino-annoiato-amante-degli-sport-estremi, ma senza far pesare il suo status sociale... un ragazzo semplice in fondo... ho passato più tempo con lui che con Rob imparando a conoscere anche l'altra faccia, quella buona della medio alta borghesia romana.
La ragazza, Mery un peperino tutto saffico, un'ambiguità sessuale! Una ragazza molto simpatica... DIVERTENTE! un pò mi ricorda Francesca
, la ragazza di Ale.
Mike Ros, una sagoma! Olandese, soprannominato L'Orso Yoghi per il modo in cui parla...
E poi... Eelco Zijl, gli spagnoli( Alba e la sua amica intrigante della quale non saprò mai il nome!),
Andreas Johansson, Martin Nillson, le olandesi di Rosenborg (senza parole...), i francesi (Tanguy, Sevan, Mathieu), le cinesi, il messicano e Katia... finlandese da madre estone con la quale poteva nascere una bella amicizia se solo io non fossi stato così preso da altro e lei così... LOGORROICA... carina comunque.... molto
Ore 14:11 L'altoparlante del pullmann, mi strappa via da questo momento di tenerezza... sono in Norvegia! Manca ancora un'ora ad Oslo... mi rimetto a scrivere... Dicevo di Mike Ros che non toglie mai il cappello, che prepare uova e pancetta negli orari più strani, che suona musica folk!! Un tipo simpatico, dicono all'alloggio che con me ha parlato più che con tutti gli altri, dicono che parli poco.
faccio una pausa... devo chiedere il permesso al vecchio hem? >chissà se ti stancavi mai di scrivere tu, vecchio ubriacone!
Bah... io m'abbandono a contemplare i boschi norvegesi...
A dopo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ingenuo, ingenuo pensare che si possa fuggire da se stessi! I fantasmi che abitano la nostra mente, che pesano quanto e più della fisicità che ci trasciniamo dietro, bisogna fissarli come si fissa il sole. Con testardaggine, coraggio e determinazione.
Quando si viaggia, si mette in atto quel meccanismo ossimorico per il quale il corpo lascia un luogo per un altro, ma ci si trova pericolosamente spalla contro spalla alle ombre della nostra mente. E' insieme terrificante e affascinante.
Si vedono e si sentono scorrere sulla e sotto la pelle vite, posti, storie, luci e colori diversi, si desidera ardentemente smarrircisi ma non smarrirli: ecco perché si scrive.

Tornando alle cose serie...Roberto è un pigrone: ti ha lasciato andare in giro da solo per satre sotto le pezze? Non ci posso credere :D

Baci,

Emma

Anonimo ha detto...

*stare

Anonimo ha detto...

Hai ragione, quanta arte nel tuo blog! Una grande passione evidentemente. Verrà a trovarti senz'altro la mia ragazza che è anch'essa appassionata.
Buon proseguimento e tanti complimenti per il tuo lavoro.
Bob

francesca ha detto...

POCHI VERSI...
FRA :)

In nessun luogo trovo più una pietra dove posare il capo.
Tutte le cose mi hanno preso l’anima, l’hanno accesa e sconvolta,
e poi lasciata stanca a mordere se stessa…
E ancora dopo tante strade stanche
sono solo in balia della mia anima…

E’ una poesia di Cesare Pavese, una delle mie preferite.
E’ molto suggestiva, sono state le tue parole così malinconiche.
a farmi ricordare questi brevi versi…
1 abbraccio Fra (l’aggressiva ... mmmmhhh)