lunedì 19 maggio 2008

LA NOTTE DEL CLOCHARD

"...mentre vedo tanta gente che non c'ha l'acqua corrente e non c'ha niente ma chi me sente..." Rino Gaetano

Quanto segue l'ho "preso in prestito" dal MySpace di Giulia... Purtroppo l'evento è già passato... ma mi andava comunque di dargli spazio su queste pagine (WEB!)... Fino a qualche giorno fa non conoscevo Evio Botta, non sapevo neanche chi fosse... da Evio ho imparato una lezione che porterò nel cuore e che mi servirà ogni volta che in questa società così avidamente materialista, così consumista (anch'io faccio la mia parte!!!), così ipocrita (soldi-famiglia-lavoro, produci-consuma crepa!!!), mi troverò solo a combattere con uno straccio di ideali nella valigia... Penso che quello che ho imparato si possa più o meno tradurre così:"È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi
cosa.
..."

"Evio Botta è un clochard molto conosciuto a Roma. 49 anni, originario di Cuneo, vive nella capitale da più di venti. Ha iniziato la sua carriera come cuoco, poi varie vicende l’hanno spinto a scegliere la vita di barbone. Ma non barbone buttato per terra, all'angolo della strada. Barbone in piedi, di piazza e di lotta di piazza: ha fondato nell’88 l’associazione “Amici di Valentina”, nata per trovare case ai senzatetto, e ideato l’Università dei senza fissa dimora e l’”Albo dei Barboni Professionisti", a tutela di quanti chiedono elemosine, rilasciando regolare ricevuta fiscale. Ma ha anche sfidato Veltroni nel 2001 candidandosi come sindaco de “I SENZA VOCE”, una lista composta da barboni, sfrattati, pensionati al minimo, lavoratori part-time e disabili, e persino adottato una bambina a distanza, sostenuta con le donazioni dei passanti, la vendita dei propri libri di poesie e i travestimenti da antico Romano. Evio, insomma, è un estroso sindacalista dei senzatetto, un uomo apartitico ma assolutamente politico. A Roma è conosciuto anche come artista vagabondo perché ha scritto poesie, racconti, monologhi che ha messo più volte in scena al Teatro Belli. Non sarà forse un uomo di lettere, né un attore in senso accademico, ma poco importa: il valore di quello che scrive sta nelle persone, nei fatti e nelle immagini che coglie la sua straordinaria sensibilità, ancor prima che nelle parole. Per vent’anni Evio ha vissuto sulla strada e dormito dove gli capitava, preferibilmente in case occupate. Da un anno però ha un tumore alla gola. Lo scorso marzo ha subìto l’asportazione delle corde vocali, e finché ha potuto ha vissuto nell’unico dormitorio “24 ore” di Roma, ovvero nei container. Poi le sue condizioni di salute sono precipitate: gli è ricresciuto un altro tumore, sempre all’altezza della gola, ed ha iniziato una radioterapia. E’ stato ospite dell’ospedale Forlanini per diversi mesi, dato che si nutre con una sonda dalla pancia, e siamo tutti d’accordo che un container non è da considerarsi un luogo igienico-sanitario adatto al suo caso, ma da alcune settimane Evio è fuori di nuovo. Il 18 MAGGIO l’associazione “TENGO BOTTA” in collaborazione con il locale CONTE STACCIO organizza "UNA BOTTA DI VITA", un concerto per sostenere Evio e le sue battaglie. Con: -ROCCO PAPALEO -ANTONIO FORCIONE -JULIAN HINTON BAND …E ALTRI OSPITI A SORPRESA Più che una serata di beneficenza sarà una grande festa, allegra e colorata. Niente retorica e pietismo; solo MUSICA, CALORE e tanta ENERGIA POSITIVA per dare ad Evio la forza di lottare: contro la malattia da cui è affetto e PER UNA CASA, per la quale si batte da dieci anni. Nel suo racconto "La leggenda di…", Evio scrive : "[…] io e il mio amico rubiamo alle persone un sorriso con le nostre battute. I soldi ce li danno, perché dopo averle fatte ridere le nostre vittime si sentono in dovere di regalarci dei soldi, senza per questo destare la pietà altrui chiedendo la carità". Ebbene queste parole stanno spingendo “TENGO BOTTA” e tanti artisti in tutta Italia a cercare di sostenerlo con l’arte, l’ironia e il calore umano, che lui stesso trasmette da sempre a chi ha la fortuna di conoscerlo.

4 commenti:

bradipa ribelle ha detto...

neanche io conoscevo questa storia... peccato che abbia letto il post solo oggi...

Valentina Ariete ha detto...

O ma a te Rino Gaetano te piace proprio!

:-)

Valentina Ariete ha detto...

Ammazza questa storia è incredibile.
Pensavo fossero solo una leggenda i barboni per scelta.
Tu ci sei andato poi?

Iaia Nie ha detto...

assurdo... ... ... peccato aver letto il tuo post in ritardo.

dimenticavo: foto meravigliose!