Paradiso Artificiale: LICENZA POETICA

mercoledì 30 gennaio 2008

LICENZA POETICA

io devo reagire e sparare veloce / per proteggere il mio mondo personale / dalle bocche di quelli / che lo avrebbero masticato / e impedito a nutrirsi del proprio cibo / trarre suoni nuovi da vecchi suoni / e parole nuove da vecchie parole / e non preoccuparsi delle regole / perché ancora non sono state fatte /

4 commenti:

dino ha detto...: ciao...come vedi,ho visitato il tuo blog!molto,molto interessante...in ogni foto,in ogni frase o testo,in ogni opera d'arte,rivedo tutto quello che passa nella mia mente... complimenti anche a te,sognatore di roma!; 30 gennaio 2008 alle ore 16:16
Cinderella ha detto...: Ciao!!!
Grazie per il commento che hai lasciato sul mio blog...
Ho dato un'occhiata al tuo..molto interessante!!!
Tornerò a visitarlo con maggior attenzione...;)
A presto!!; 31 gennaio 2008 alle ore 14:43
Luca Tittoni ha detto...: Niente di più vero di questa frase del grande Charles! Grande come sempre, un saluto, Luke; 3 febbraio 2008 alle ore 23:36
Lucy ha detto...: Ciao Luca,
grazie per aver visitato il mio blog. In attesa di avere più tempo a mia disposizione per esplorare meglio i tuoi post, ricambio volentieri con una breve incursione nel tuo spazio web.
A presto.
Lucy; 5 febbraio 2008 alle ore 17:17

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Licenza Poetica

..e lunghe ore a ingannarci cosi' a dire lui e lei, sempre gli altri, e i palliativi sono sempre tanti per non ammettere che siamo qui. E Charlie Brown e Mafalda e la scuola storie un po' vere, a volte inventate, nei pomeriggi d' inverno e d'estate, di strani voli su una parola. Quando cantavo plaisir d'amour, tu mi guardavi e ridevi piu' forte: non lo capivi che ti facevo la corte o forse capivi e la furba eri tu. E mi hai sospeso su un filo di lana e mi ci terrai ancora per molto, giovane amore, fiore non colto, o forse si', ma da un'altra mano. E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene, a volte credo di esserne certo, a volte invece sembra tutto uno scherzo:fuggono gli occhi come falene. Amica mia sorella speranza, quello che vuoi sentire io non ti diro', quello che voglio non sentiro', quello che c'e' dietro l'indifferenza. E tutto e' morto e tutto e' ancora vivo e solamente tutto e' cambiato, quello che provo l'ho sempre provato, e credo ancora in cio' in cui credevo.E il fiocco nero e' l'unica cosa che mi e' rimasta con la malinconia,ma insieme a questa stanca anarchia vorrei anche te, amica mia. Ma dimmi tu, non e' meglio cosi'?Immaginare ed illudersi sempre, qui ad aspettare qualcosa o niente, qui ad aspettare un no o un si', che in ogni caso sarebbe finedi tutto questo che almeno e' un ricordo, cosi' studiato giorno per giorno, fatto di tanti cristalli di brina.

Tiziano Sclavi

DIECI LIBRI INDIMENTICABILI

"On the Road" di Jack Kerouac, perchè è il mio corano!!!!!!!!!
"Il Piccolo Principe" di Antoine De Saint-Exupery perchè "tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”
"Diario in Bolivia" di Ernesto Che Guevara perchè anche se il Che non è sopravvissuto alle sue idee, ha saputo fecondarle col suo proprio sangue.
"American Psycho" di Bret Easton Ellis perchè è lo spietato ritratto di un mondo e di un'epoca senza valori.
"1984" di George Orwell, perchè è un libro perfetto per una società imperfetta.
"Christiane F., Noi, i ragazzi dello zoo di berlino" perchè è uno dei pochi libri che in tutta la mia vita ho letto tutto d'un fiato perchè una volta iniziato non si riesce a fermarsi. E' come se fossi io il drogato ogni volta che lo leggo perchè appena stacco un attimo ho bisogno di nuovo di continuare. E poi sono rimasto sconvolto dal comportamento della nostra società nei confronti di questi ragazzi... si bucano davanti agli occhi di tutti e tutti fanno finta di non vedere....
"Fiesta" di Ernest Hemingway, perchè è un racconto rivelatore che riuscira' a farvi amare la Spagna a tal punto da desiderare intensamente di visitarla.
"Storie di ordinaria follia " di Charles Bukowski, perchè...erezioni, eiaculazioni, esibizioni non c' è altro da dire...
"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde perchè è il simbolo di un’epoca, a ragione identificato come il capolavoro del decadentismo e dell’estetismo. Contrasto tra apparenza e essenza, tra ciò che è visibile agli occhi e ciò che è intimamente nascosto in ognuno di noi.
"Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach perchè è un monito, un invito a non perdersi d’animo, a seguire la propria natura e a non smettere mai di osare.

La Viandante

Ho voluto fare un piccolo omaggio ad un' amica speciale, regalandovi i versi di una sua bellissima poesia...

"...forse non siamo soli in questo mondo, forse al di la' del mare e delle montagne c'e' qualcuno, uguale a noi oppure diverso, qualcuno che condivide i miei ideali, che crede in cio' che e' giusto. O forse un essere che nega i concetti di liberta' e fraternita' e che non conosce il significato di amore ma solo quello di odio. Forse non c'e' nessuno o forse egli in questo momento si sta logorando con le stesse mie domande e si chiede chi mai potra' esserci oltre questo mare di nebbia..."

Silvia

"Per non Rallentare" Cappello a cilindro

"Si stava ragionando su dove arrivare l'orizzonte sembrava come sempre una grande occasione per partire che poi senti come suona bene "partire" tutto il resto poteva sparire o quantomeno spostarsi per lasciarli passare Si parlava d'amore da quelle parti una strana faccenda lui intrecciava i ricordi mentre lei le scordava a memoria camminava con il passo di chi sa tornare lei di schiena con addosso soltanto i suoi tredici modi di farsi notare Distratti come quando si aspetta a passare la vita una piega sul cuore che da lontano potevi scambiare per una ferita seduti vicini su una vecchia carrozza e in tasca una sfida tutto intorno un principio d'estate e un bel vento a favore per non rallentare... Si stava ragionando su dove arrivare e Parigi sembrava potesse davvero andar bene"

"Vertigini" Cappello a Cilindro

"Vertigini in un mi manchi di una frase fatto apposta per non rompersi fatto apposta per conoscersi negli angoli, dov'è il senso di una stanza il posto esatto dove mettersi, magari per non perdersi.. Vertigini sono la mia collezione di risate sugli oroscopi molto probabili sono certi giorni senza vento, sono certi giorni senza tempo, intelligenti quanto una mia vertigine Vertigini sono facce senza vesti sono queste donne magre nella stagione degli eserciti i vicoli dove tutto fa rumore anche il bianco della neve o l'assenza dei coriandoli Vertigini sono la voglia di cadere in questo amore il mio cognome che ha già un nome ma senza il salto degli apostrofi Sono certi giorni senza vento, sono certi giorni senza tempo, intelligenti quanto una mia vertigine"