venerdì 24 agosto 2007

DIARIO DI VIAGGIO

Edward Hopper, " Nighthawks"

23/08/2006

Non credo che l' interrail sia una bufala, no.. solo comincio a pensare che se avessimo saputo dei quasi 100 euro di supplementi da pagare forse, dico forse avremmo scelto una soluzione diversa...
MA NON LO SAPEVAMO!
Peciò siamo alla stazione di Màlaga, aspettiamo il treno per Siviglia. Malaga non mi è piaciuta molto, ma forse come mi piace pensare non l' abbiamo visitata per niente e nasconde una dolcissima bellezza, fatta di poesia e di vicoli ciechi.
Camminando per le sue strade si sente un odore di pane appena sfornato misto allo stantio delle cantine; quasi ad ogni anglo, un bar: le signore dentro che consumano una baguette ripiena di prosciutto e formaggio e sorseggiano avidamente cafè con leche, come lo chiamano qui.
Per il resto molti cantieri, operai al lavoro, un porto ed una via principale con negozi che non mi entusiasmano; soltanto una libreria, molto sobria dove ho comprato una raccolta di poesie di Federico Garcia Lorca per mia madre.
Qualche volta si possono sentire i versi del poeta riecheggiare per la città.
Sono seduto a fare la guardia ai due borsoni mentre Antonello sta pagando un altro supplemento, l' ennesimo per arrivare a Siviglia dove incontreremo Totò, al tempo Salvatore Di Luccio, un napoletano verace, un cicerone mai distratto, conosciuto per le strade di Valencia.
Nonostante abbiamo sempre dormito nel comodo letto di un ostello( tranne due notti in tenda n due campeggi!!), nonostante ci siamo sempre fatti almeno una doccia al giorno, siamo provati dal viaggio.
Mi è cresciuta la barba, sono un pò sciupato ma sono vissuto, un uomo di mondo!
Forse stasera mi raderò o forse no. Non saprei come dire... sento che tutto ciò mi appartiene.
Il treno è partito alle dodici, è appena passato il controllore; io sto seduto dal lat del finestrino, ovvio!
Davanti a me scorre un paesaggio rurale di un' andalusia che fino ad ora poco mi ha coplito. Solo i vicoli stretti di Granada, l' odore intenso di spezie, il fumo dei narghilè ( non ho resistito, ne ho comprato uno!), suono di jembè... sembra di stare in Africa! L' Alhambra, il magnifico palazzo voluto da Ismail I, Yussouf, insomma da tre sultani, simbolo del dominio arabo in Spagna, si erge fiera agli occhi della gente, come se volesse in qualche modo dire:" guardate quanto sono bella!"
La radio sul treno sta passando un brano di musica jazz, che evoca in me la visione di un ghetto ebraico, non so perchè.
Già me lo figuro, il narghilè, sulla mensola della mia camera, che a me piace definire " un minestrone di etnie"! Forse non lo fumerò mai, o forse tutte le sere.
Mi addormento...

3 commenti:

silvia ha detto...

attenta descrizione... E' un estratto del tuo diario? ..respiro malinconia.. il male di questo periodo.. evidentemente.........

Trinity ha detto...

Wow, mi sa che hai fatto il mio stesso giro(io in macchina però)
Granada e Cordoba le più belle dell'andalusia, siviglia la credevo migliore!
A presto
Fede/Trinity

Anonimo ha detto...

Hopper lo amo...