martedì 28 agosto 2007

ASPETTANDO BUKOWSKI




Leggende? Chissà? E ancora da vedere… comunque questo tipico spazio dedicato a miti del passato e ad eroi del presente, per questo mese sciopererà a favore di una piccola pubblicità di questo nuovo scrittore in erba, di quell’uomo che poi è infine anche il curatore del medesimo spazio (cioè io); non me ne vogliano i caporedattori, e se me ne vorranno… chissenefrega!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo romanzo era un foruncolo che faceva male, andava fatto sanguinare e pulito


Tutto ebbe inizio un paio di anni fa… a quei tempi non me la passavo tanto bene; me ne restavo ore e ore a guardare fuori della finestra della mia camera d’albergo, in cerca di ispirazione fissando la tela bianca. DRIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNN, il telefono squilla, DRIIIIIIIIIIIIIIIIINNN, squilla, squilla e squilla, “lo lascio squillare ?” – “No, no magari è… ma no, che dico? con lei è finita, ha trovato la pace interiore con quell’altro… però forse c’ha ripensato, vuole tornare con me…” DRIIIIIIIIIIN, DRIIIIIIIIIIIIIIN.

Prima di conoscere Artemisia ero una persona con degli interessi, non che le donne non mi interessassero, ma vivevo della mia arte… sai com’è l’arte redime il suo artista…
Lasciate che mi presenti, trentatre anni, professione pittore, o meglio fallito in erba, e sono sbronzo di vita; non ho mai venduto un solo quadro, e mi sono sbronzato il giorno (o meglio la sera) della mia unica mostra. ‘Sti critici da quattro soldi giudicano i miei dipinti troppo violenti e crudi; CHE SI FOTTANO!!!
Una volta convivevo con Artemisia, ma lei un giorno se ne è andata con un ingegnere belloccio e pieno di grana, ed io lì… con la mia solitudine a scolare litri di vino e birra scadente danese… non sono un alcolizzato però, sono un artista; Bukowski diceva : - Non essere depresso se la tua donna ti ha lasciato, ne troverai un'altra, e ti lascerà anche quella -, che si FOTTA PURE BUKOWSKI. DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIINN, DRIIIIIIIIIIIIN… Sarà un altro invito da quelli della tribù snob, quegli aspiranti scrittori, poetuncoli da quattro soldi, e frocetti, per giunta; il mio esistenzialismo a volte mi distrugge, ma spesso sono la prima persona ad esserne depresso… DRIIIIIIINNNNNNNN.
“Sì?”
“Luke?”
“Che vuoi?”
“Sono Salvator!”
“’ZZo vuoi?”
“Niente, stasera si va tutti, in quel locale sulla 66esima a sentire un reading delle poesie di Ginsberg, sei dei nostri.”
Odiavo Ginsberg un vecchio santone, pseudo poeta mangia cereali, e cosa ancor più sorprendente per gli altri, odiavo Kerouac, la beat generation ed i reading di poesia, quei salottini frequentati da pseudo intellutuali che si chiudono nel loro mondo persi nei loro quotidiani deliri poetici insomma, io e la mia arte ci bastavamo…

“Allora ci sei ancora? Vieni?”
“NO grazie andate pure senza di me, ho ancora molto lavoro da fare…”
“MMM sei sicuro?”
“Sì assolutamente, a presto!”
“Ok, ciao!”
“Stronzo” pensai tra me e me… “mi rimetto a letto”, pensai ancora, forse dopo un buon bicchiere e una buona dormita mi verrà l’ispirazione… dipinti violenti, bahh, manica di coglioni, neanche sanno cos’è la violenza!!
Fissavo la maschera africana attaccata al muro, viaggio in Kenya con il mio amico Rob, a fotografare elefanti, per una campagna contro i bracconieri; pagavano bene almeno… avrei dovuto scrivere la prefazione di un certo libro… ah già perché scrivo anche, ogni tanto, a tempo perso…
Tracannai due bicchieri di vino, mi accesi una sigaretta; e pensai: “Che vita di merda” Non viaggiavo più, la mia donna mi aveva mollato, ma soprattutto non dipingevo più… e non avevo amici, beh qualcuno c’era… ma le persone che frequentavo di tanto in tanto, non potevano considerarsi amici…
Sicuramente li avrei rincontrati tutti nel loro viaggio nella mediocrità.

A Jack ...

1 commento:

Roberto ha detto...

Permetti una domanda?
Il Luke protagonista saresti tu, giusto?
Come mai la scena avviene proprio a 33 anni?