venerdì 6 luglio 2007

L'ESSENZA DELL'ASSENZIO : TORNA IL LIQUORE MALEDETTO


"L’alchimia liquida che addormenta la lingua, infiamma il cervello, scalda lo stomaco e trasforma le idee”. Così Hernest Hemingway descriveva l’assenzio. Il liquore verde brillante che fu fonte di ispirazione dei poeti maledetti e protagonista, discusso, delle notti bohemiennes parigine di fine Ottocento.
Dopo essere stata messa al bando in mezza Europa, la magica bevanda torna a deliziare i “maledetti” del nuovo millennio.
ALLUCINAZIONI, visioni multicolor, eccitazione, “uno stato di splendida follia” a dar retta a Rimbaud, che sotto l’influsso dell’elisir scrisse le sue opere più celebrate come “Una stagione all’inferno”: sono gli effetti del liquido tratto da una pianta (l’Artemisia Absinthium) che ispirarono i versi dei poeti e le acrobazie cromatiche degli artisti.
Degas, Gaugin, Toulose-Lautrec, Manet, Van Gogh (che sotto il suo influsso si mutilò un orecchio*), Picasso (cui dedicò “Il bicchiere d’assenzio” nel 1911) ne erano consumatori accaniti.
Oscar Wilde scriveva: “Un bicchiere d’assenzio… non c’è niente di più poetico al mondo. Che differenza c’è tra un bicchiere d’assenzio e un tramonto?”
Fu così che la bevanda diventò mito.
Prima simbolo dell’arte bohemienne di fine Ottocento, poi del Decadentismo del Novecento, quando entrò in clandestinità per le sue proprietà tossiche.
A riportare in vita la Fata Verde è bastato qualche segnale lanciato dall’immaginario cinematografico. In “La Vera Storia di Jack lo Squartatore” Johnny Depp, nei panni dell’investigatore Fred Abberline, ricorre alle visioni oniriche dell’assenzio per scovare il serial killer.
Tra gli ammiratori di oggi, i Bluvertigo, che gli hanno dedicato il brano presentato a Sanremo, e lo scrittore Andrea Pinketts ( “L’assenza dell’assenzio” appunto).
Bere l’assenzio è quasi un arte; e la preparazione un rito. Fondamentali le dosi: una parte di assenzio e cinque di acqua. Si mette il liquore nel bicchiere, su un cucchiaino forato (a ponte), si adagia una zolletta di zucchero sulla quale si versa qualche goccia del liquore e la si ‘brucia’. La bevanda assume un colore chiaro.
Nel secolo scorso si aggiungeva il laudano, un antidolorifico per animali, oggi fuorilegge.

*Van Gogh si mutilò un orecchio in seguito ad un litigio con l’amico Gaugin… Chissà che non sia stata una bevuta eccessiva di assenzio a scaldare gli animi?

1 commento:

Anonimo ha detto...

come servire artemisia absinthe...

Con il veto inflitto in Francia, la fatina verde (soprannome derivato dall'incantesimo in cui avvolgeva il consumatore) fece la sua comparsa in altri stati più permissivi, in particolare nella penisola iberica e nel centro Europa, trovando la perfetta dimora nel territorio Ceco di Boemia intorno il 1920, da cui sembra derivare il nome di assenzio Bhoemian.

La nuova fatina era di 70 gradi, più alta dei 68% francesi, di colore verde chiaro smeraldo, quasi sul turchese, con l’assenza di un forte retrogusto di anice, a disputa di quello francese, lasciando rilevare maggiormente il sapore del coriandolo, liquirizia, finocchio e, non effettua l’opalescenza con l’aggiunta d’acqua.

Anche la preparazione avveniva in modo diverso dal tradizionale, che ne aumentò certamente il fascino per questa bevanda.


Con l'ultimo convegno mondiale della Fatina Verde svolto allo Slow Food a Torino nel 2004, tutti i maggiori esperti di assenzio hanno concordato che i metodi di preparazione definiti classici sono due: quello tradizionale Parigino e quello Praghese o Bohemien (Flambé).

Gli occorrenti necessari per la preparazione dell'assenzio nel metodo tradizionale parigino erano un bicchiere a calice di forma conica, l'apposito cucchiaio forellato e una zolletta di zucchero con dell'acqua fredda.

Artemisia Parisian
La preparazione tradizionale di Artemisia Absinthe nel metedo classico Francese, comunemente detto Parisian poichè molto noto nell'ottocento tra i Parigini, consiste nel versare 25 ml della bevanda in un bicchiere a forma conica, porre sopra a questo un cucchiao con una zolletta di zucchero, colmare il bicchiere versando da 4 a 5 parti di acqua fredda sullo zucchero lasciandolo sciogliere lentamente.

Artemisia Bohemian (Flambè)
La preparazione tradizionale di Artemisia Absinthe nel metedo Bohemian è invece quello di versare una dose da 25 ml della bevanda in un bicchiere a forma conica, porre sopra un cucchiaio con una zolletta di zucchero imbevuta di Assenzio, lasciarla brevemente infiammare e smorzare le fiamme colmando il bicchiere versando 2 parti di acqua sullo zucchero e lasciandolo sciogliere lentamente.

Se volete deliziare di queste meraviglie www.artemisiacolletcion.com....